Cosa fare se il bambino non vuole mangiare?
Risponde il pediatra Dott. Vincenzo Calia
Tempo di lettura 2 min



La miglior cosa da fare in questi casi è preparare meno cibo e astenersi dal forzare il bambino a mangiare più di quanto lui stesso non desideri.
È normale infatti che quando ci si avvicina a due anni l’appetito del bimbo diminuisca un po’: la causa di questa diminuzione è la corrispondente diminuzione della crescita di peso e di altezza.
Un bambino cresce fra la nascita e i due anni molto di più di quanto non cresca nel periodo che va dai due ai quattro anni.
Mamma e papà spesso vengono colti di sorpresa da questi cambiamenti e cominciano ad aver paura che il loro bambino finisca per essere denutrito.
E così, a volte, cominciano a insistere a cercare mille trucchi per farlo mangiare fino ad arrivare a delle vere e proprie forzature.
Il bambino, a sua volta, non capisce perché venga “torturato” a questa maniera e reagisce con un rifiuto del cibo ancora più fermo.
Si innesca così un circolo vizioso che trasforma in un incubo per tutti il momento del pasto e della pappa.
Ecco perché, salvo situazione specifiche, è meglio smettere di aver paura, di forzare i bambini a mangiare e di pensare che i bambini più grassottelli siano più sani di quelli magri.
Se il problema o il disturbo persiste, si consiglia di consultare il vostro pediatra curante.
È normale infatti che quando ci si avvicina a due anni l’appetito del bimbo diminuisca un po’: la causa di questa diminuzione è la corrispondente diminuzione della crescita di peso e di altezza.
Un bambino cresce fra la nascita e i due anni molto di più di quanto non cresca nel periodo che va dai due ai quattro anni.
Mamma e papà spesso vengono colti di sorpresa da questi cambiamenti e cominciano ad aver paura che il loro bambino finisca per essere denutrito.
E così, a volte, cominciano a insistere a cercare mille trucchi per farlo mangiare fino ad arrivare a delle vere e proprie forzature.
Il bambino, a sua volta, non capisce perché venga “torturato” a questa maniera e reagisce con un rifiuto del cibo ancora più fermo.
Si innesca così un circolo vizioso che trasforma in un incubo per tutti il momento del pasto e della pappa.
Ecco perché, salvo situazione specifiche, è meglio smettere di aver paura, di forzare i bambini a mangiare e di pensare che i bambini più grassottelli siano più sani di quelli magri.
Se il problema o il disturbo persiste, si consiglia di consultare il vostro pediatra curante.
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