Arriva un bambino! Cosa cambia nella vita quando arriva un figlio?

A cura della psicologa Dott.ssa Antonella Sagone

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Tempo di lettura 4 min

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Come il momento del parto si avvicina, accade sempre più spesso che entrambi nella coppia si sentano dire frasi inquietanti come: «Godetevi la vita finché potete, poi quando sarà nato il bambino vedrete!» come se l’arrivo di un figlio fosse una specie di nemesi che priverà i genitori di ogni libertà. Così ai genitori intimoriti viene consigliato di dormire, o di uscire la sera, o di andare al cinema, o di fare un viaggio, “finché sono in tempo”, perché con il neonato tutto questo non sarebbe possibile.

Cosa cambia con l’arrivo di un bambino? E’ proprio vero che la nascita di un bambino sconvolge la vita in modo irreversibile?

Per certi versi è così; però non tutto dipende dal bambino. Spesso nemiche della libertà dei genitori sono le eccessive regole che vengono loro suggerite per impostare fin da subito la vita del neonato secondo certi schemi e ritmi. L’idea che il bambino debba fin dalle prime settimane “regolarizzarsi”, e cioè prendere certi ritmi e orari ben cadenzati per i pasti, la poppata, il sonno, la veglia, è un concetto pericoloso, che di fatto vincola i genitori a certi orari e certe azioni, limitando grandemente la libertà di muoversi, uscire, scegliere i momenti in cui mangiare e dormire secondo le proprie necessità piuttosto che secondo l’orologio.

Poiché all’atto pratico i bambini non si adattano facilmente a uno schema, che poco ha a che fare coi suoi ritmi biologici e bisogni mutevoli, si sostiene non solo che l’abitudine vada creata dal genitore mediante la ripetizione, ma che per far presa sia necessario introdurre nella vita del bambino determinati rituali: si mangia in un certo luogo della casa, si dorme nel proprio lettino e con i propri pupazzi, eccetera.

Ecco che allora passano a volte giorni e giorni, anche settimane, prima di riuscire a realizzare un’uscita col bambino, perché a una data ora “deve” poppare (e si cerca di insinuare l’idea che sia meglio farlo a casa che non per strada), a un’altra ora deve dormire e guai a farlo dormire fuori casa o si disabituerà al sonnellino pomeridiano; e così via.

La “cattiva” notizia è che questa precoce costrizione a determinati orari e routine, oltre a minare la riuscita dell’ allattamento materno quando questo viene adottato, spesso comunque non funziona, o almeno non funziona tutte le volte, né per tutto il tempo: i bambini crescono e cambiano così in fretta che orari e rituali vanno continuamente riorganizzati per star dietro alla sua evoluzione fisica e psicologica.

La buona notizia è che, a questo punto, non è più necessario per i genitori restare inchiodati a casa per mesi, perché c’è da fare la tal poppata o il talaltro riposino a una determinata ora. La vita di mamma e papà cambia ma non deve venire stravolta per adattarsi ai ritmi del bambino. Finché sono neonati l’unica cosa veramente importante per i bambini è stare con i loro genitori. Un bambino ti cambia la vita quindi? Sì, certamente; ma se accetti l’idea di permettere al bambino di far parte delle tue attività, non te la sconvolge! Perciò i genitori in attesa possono godersi la vita, uscire la sera, viaggiare, senza rimpianti: non solo perché questo periodo scombinato della vita, dato dalla presenza di un imprevedibile neonato, non dura per sempre: ma anche perché anche con un neonato molte cose possono ugualmente essere fatte, ma insieme al bambino. Basta una buona fascia per portarlo con sé, ed ecco che il piccolo sarà felicissimo di poter seguire mamma e papà e guardare il mondo, il loro mondo, dalla sicurezza delle loro braccia.

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