Bambini e televisione

A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia

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A questa età probabilmente vostro figlio ha già cominciato a manifestare interesse nei confronti di quello schermo luminoso e parlante che probabilmente si trova in una o più stanze di casa vostra: il televisore.



Quadro magico e animato che ci consente di essere qui e dappertutto, di ridere e piangere, conoscere persone e fatti che non avremmo neppure immaginato potessero esistere, ma che può anche trasformarsi in uno strumento diseducativo.



In questi mesi bambini stanno incamerando nella sua mente esperienze ed insegnamenti, notizie ed affetti che formeranno il suo carattere e svilupperanno la sua intelligenza.



Un tempo di apprendimento che non dura per sempre, facciamo perciò in modo che lo spenda bene, stando noi vicino al bambino e non lasciandolo solo davanti al televisore, perché rischiamo di vederci usurpare da un elettrodomestico il ruolo educativo e formativo che spetta a noi.



Molti programmi televisivi possono essere istruttivi, altri ancora semplicemente belli o divertenti, ma alcuni danno un'immagine della vita che non corrisponde alla realtà, e propongono modelli di comportamento assolutamente negativi.



Per una mamma che ha da fare in casa la tentazione di tenere il televisore sempre acceso e "parcheggiarci" il figlio davanti può essere forte, i bambini poi imparano immediatamente l'uso del telecomando. Il rischio è che la televisione occupi tutto il loro tempo libero, diventando l'unica esperienza quotidiana e sostituendo il gioco e il rapporto con gli altri.



Così mentre per secoli e secoli la formazione della mente di un bambino, attraverso il gioco, le regole e l’educazione, si è svolta più o meno allo stesso modo (nel rapporto interpersonale, con la mamma, con il papà, i fratelli, la scuola), oggi all'improvviso tutto ciò viene soppiantato da uno strumento che agisce più a lungo e più intensamente di tutte queste cose messe insieme.

La televisione è uno strumento di cui nessuno di noi potrebbe più fare a meno, come l'acqua calda, l'automobile o le scarpe (tutti prodotti dell'ingegno umano e del progresso), però bisogna saperlo usare: nessuno di noi terrebbe ai piedi le scarpe da montagna quando sta in casa e fa le faccende, e non useremmo l'automobile per andare dal giornalaio dietro l'angolo; e così possiamo godere della fortuna di avere la TV senza abusarne.



Non tanto, come molti pensano per le immagini violente, che certamente fanno male, ma che sicuramente non trasformeranno in assassini degli innocenti ragazzini, quanto per la progressiva irreparabile occupazione dello spazio mentale che un televisore sempre acceso produce inevitabilmente.



Accendete pure la televisione, ma "a tempo", regolamentatene l'uso (da quest'ora a quest'ora, e poi stop, si gioca, si scarabocchia, si canta, si ascolta la musica e poi si va a dormire); non utilizzatela come "ipnotico" per far mangiare un bambino svogliato, se disponete di un lettore di DVD usatelo, mostrategli bei film e bei cartoni animati che voi sceglierete per lui, e non lasciate invece che a scegliere sia il caso.