Si possono avere permessi di lavoro per l'allattamento?

A cura del legale Pampers

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La mamma o il papà hanno diritto a permessi di riposo e i permessi vanno concordati con il datore di lavoro

Nel primo anno di vita del bambino le madri lavoratrici, al rientro dal congedo di maternità, possono assentarsi dal lavoro per un massimo di due ore al giorno; è il cosiddetto permesso di riposo per allattamento.

La distribuzione giornaliera delle ore di riposo va concordata tra la madre ed il datore di lavoro in base alle necessità dell'azienda correlate all'attività lavorativa svolta.

Le ore di riposo per l'allattamento riconosciute sono due nel caso in cui l'orario di lavoro sia pari o superiore a sei ore giornaliere, altrimenti il periodo di riposo riconosciuto è di un'ora al giorno. Lo stesso periodo di riposo è riconosciuto al padre qualora la madre non se ne avvalga, oppure in caso di affidamento esclusivo dei figli al padre; queste ore di permesso vengono inoltre riconosciute al padre in caso di decesso o grave infermità della madre. Nei casi di parto gemellare le ore giornaliere di permesso vengono raddoppiate, indipendentemente dal numero dei gemelli; le ore aggiuntive possono essere utilizzate dal padre. I padri lavoratori non possono però usufruire di questi permessi nel caso in cui la madre sia in congedo di maternità (astensione obbligatoria) o in congedo parentale (astensione facoltativa).

Se durante la giornata ci si assenta dal lavoro per motivi diversi, il periodo di riposo verrà calcolato sulla base delle ore effettivamente lavorate.

In alcuni casi le aziende mettono a disposizione delle lavoratrici una camera d'allattamento ovvero un asilo nido; in questa circostanza le ore di riposo spettanti si riducono della metà.

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