Allattamento al seno

Qui troverai consigli e informazioni sul latte materno, il “più perfetto” degli alimenti per il tuo bambino.

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Evviva il latte della mia mamma!

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Più che buono, perfetto! Perché il latte materno è il migliore nutrimento per il neonato

Non c'è alimento migliore per un neonato del latte della sua mamma. Il latte materno è un alimento specie-specifico, cioè biologicamente perfetto per il cucciolo d'uomo: è sempre pronto, sempre fresco (perché il seno della mamma lo produce solo a richiesta), sempre alla giusta temperatura (che è quella del corpo umano). Il latte materno apporta tutte le sostanze essenziali per la crescita e lo sviluppo, contiene importanti fattori protettivi che influiscono positivamente sulla salute (non solo durante l'infanzia ma anche in età adulta) e si modifica nel tempo per seguire i bisogni nutrizionali del tuo bambino che cresce.

Chi ben comincia... il colostro dopo il parto

Nei primi giorni dopo il parto, il seno della mamma produce il colostro, un liquido denso e giallognolo. Dal seno ne sgorga poco, ma non temere: il colostro è un vero e proprio “super-food” per il tuo bambino. Contiene fattori di crescita fondamentali per lo sviluppo; componenti essenziali per il sistema immunitario che proteggono il piccolo da germi e virus; proteine e sali minerali per iniziare al meglio la crescita. Dopo 3-4 giorni il colostro si trasforma in latte di transizione, più ricco di zuccheri e grassi e, nel giro di una decina di giorni, in latte maturo: inizia finalmente la meravigliosa avventura dell'allattamento.

La legge della domanda e dell'offerta. Come funziona la produzione di latte materno e l'allattamento "a richiesta"

Il neonato è un super-esperto di latte materno. Come? È programmato per stimolare la produzione di latte da parte della sua mamma. Succhiando, stimola le terminazioni nervose del capezzolo, consentendo all'ipofisi di produrre prolattina (l'ormone che ha il compito di stimolare la produzione di latte) e ossitocina (l'ormone che consente al latte di passare attraverso i canali galattofori e arrivare agli alveoli). Quando l'allattamento è avviato, la produzione di latte non avrà più bisogno dell'aiuto degli ormoni: basterà l'azione meccanica di suzione perché la ghiandola mammaria formi il latte e lo renda sempre disponibile quando il piccolo lo richiede. Ecco perché si consiglia alla mamma l'allattamento “a richiesta”, e non ad orari fissi. Attaccare il bambino al seno ogni volta che ha fame, lasciando che mangi quanto desidera, è il modo più semplice (anche se un po' impegnativo per la mamma!) di assicurargli sempre la giusta quantità di nutrimento.

Tutti d'accordo! Allattamento a richiesta, dalla nascita fin dopo lo svezzamento

La comunità scientifica internazionale è concorde nel ritenere il latte materno il miglior alimento per il bambino. Per favorire l'allattamento al seno, l'Organizzazione Mondiale della Sanità e gli enti che si occupano di salute materno-infantile raccomandano: l'attaccamento precoce al seno (entro 1 ora dal parto), l'allattamento esclusivo al seno, a richiesta, fino ai 6 mesi di vita del bambino e il proseguimento dell'allattamento al seno anche dopo lo svezzamento (fino anche ai 2 anni, se la mamma ed il bambino lo desiderano).

Cibi sì e cibi no. Cosa mangiare durante l’allattamento al seno

Se ci sono cibi da evitare in allattamento? Non proprio. Ci sono alimenti da preferire come legumi, frutta e verdura e fonti proteiche, sia animali che vegetali. E cosa non mangiare in allattamento? Gli alimenti che potrebbero dar fastidio al bambino come i cibi piccanti. Importante è bere tanto, sia acqua che spremute, estratti di frutta fresca evitando però bevande alcoliche. È concesso un bicchiere di vino o uno di birra aspettando 3-4 ore prima di tornare ad allattare. Per quanto riguarda thè e caffè…si può, ma con parsimonia. Assolutamente sconsigliato, invece, il fumo. Perché fumare in allattamento può tra le altre cose alterare il gusto, accelerare il ritmo cardiaco e ridurre la produzione di latte. C’è una dieta allattamento? No! Solo una dieta equilibrata e uno stile di vita sano sono i segreti per un sereno allattamento al seno.

A culla, a rugby o a koala? Le tante posizioni per l'allattamento

Quante posizioni per l'allattamento ci sono? Prima di diventare mamma si ignora la vastità di questo mondo. Ma tra lupi e koala potrebbe diventare piacevole, oltre che magico, anche se parliamo di allattamento in pubblico. Basta trovare la giusta posizione. La prima, in genere, è la posizione reclinata con il piccolo appoggiato sulla pancia della mamma con la testa all'altezza del seno. A culla è invece la classica, con il bambino di lato appoggiato sul braccio. Curiosa è la posizione rugby: la mamma seduta e il bambino al suo fianco appoggiato lungo l’avambraccio con i piedi rivolti verso lo schienale della poltrona. A koala, invece, il bambino è seduto a cavalcioni sulla coscia mantenendo schiena e testa dritte mentre si nutre. E vogliamo tralasciare la famosa posizione della lupa? Il bambino sdraiato sulla schiena, la mamma a carponi sopra di lui e gli inserisce il capezzolo in bocca. Sono tante, curiose e…sperimentabili. Provare per credere!

Un po’ materno, un po’ artificiale…è l’ora dell’allattamento misto

Mangia troppo? Mangia poco? Latte materno, latte artificiale o allattamento misto? La scelta potrebbe non dipendere da noi, ma se ci si trova a doverla prendere non bisogna credere di essere meno brave e meno adatte. Si è comunque delle super mamme. Quando si ricorre all’allattamento misto? Se il latte materno non è abbastanza o non è abbastanza nutriente, se si deve tornare a lavorare e quindi il tempo a disposizione inizia a scarseggiare. Tanti potrebbero essere i motivi che portano a scegliere l’allattamento misto. Quindi un po’ di latte materno e un po’ di latte artificiale. Il bambino crescerà comunque sano e bello.

Come smettere di allattare di giorno…e di notte?

“Il latte è solo acqua“, “si attacca per gioco o per vizio“…tante sono le frasi che potrebbero sentirsi dire quando si decide di continuare l’allattamento al seno dopo i 6 mesi, il momento perfetto per iniziare lo svezzamento. Però prima o poi arriva per tutte il momento di chiedersi “come smettere di allattare”? Perché si è stanche, non si ha tempo o si pensa sia arrivato il momento di dire basta. Non c’è un come preciso, ma per rendere il tutto meno stressante per il bambino si potrebbe iniziare eliminando le poppate superflue diurne, per poi toglierle gradualmente tutte, anche quelle notturne. Si prova a distrarlo quando chiede il seno, magari con un gioco il giorno e con un abbraccio di notte. Nonostante tutte le accortezze bisogna prepararsi a qualche pianto: è concesso, è normale, è naturale.

Dolori al seno: quali, quanti e perché?

Quando il bambino si attacca, sin dal primo momento è normale provare fastidio e a volte anche dolore, al capezzolo o al seno in generale. Può dipendere dal fatto che si è estremamente sensibili al dolore, dal fatto che il bambino succhia forte, da una posizione sbagliata, dalle ragadi o anche da una mastite. Fastidio oggi e seno rovinato domani? Non farsi sopraffare dai dubbi e dai dilemmi è il segreto per un allattamento sereno. La prima cosa da fare è capire qual è per la mamma e il bambino la posizione migliore e non far arrivare troppo affamato il bambino al momento della poppata. Se dovesse trattarsi di ragadi la soluzione potrebbe essere il paracapezzoli e se invece è mastite massaggiare sotto l’acqua calda il seno per far sciogliere il latte che si è accumulato. Per ogni dolore c’è una soluzione.

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Una formula unica

Il latte maturo è chiamato anche latte "perfetto": è fluido, di colore bianco-azzurrognolo e dal sapore dolce. Che l'aspetto acquoso non tragga in inganno. Il latte materno è una formula unica: il piccolo non avrà bisogno d'altro fino ai cinque-sei mesi di vita! E fonte di acqua, che costituisce quasi il 90% del suo volume (per adeguarsi ai bisogni dell'organismo del neonato, che è costituito per l'80% di acqua). È fonte di energia: fornisce circa 700 kcal per litro. Contiene proteine assimilabili al 100% (i “mattoncini” che servono all'organismo per costruire cellule e tessuti) e aminoacidi essenziali (il materiale di costruzione delle proteine stesse). Fornisce inoltre zuccheri, tra cui soprattutto il lattosio, grassi, vitamine, sali minerali, per assicurare all'organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno per crescere in salute. Cosa può desiderare di più il tuo bambino?

Protezione... per due

Il latte materno protegge il piccolo da infezioni e malattie: nel latte sono infatti presenti: anticorpi materni; probiotici (batteri “buoni” che colonizzano l'intestino, consentendo alla flora batterica di difendere l'organismo dai germi e assimilare i nutrienti contenuti del latte) e prebiotici (sostanze che raggiungono direttamente l'intestino, senza essere digerite nello stomaco, e che fungono da “cibo per i batteri buoni”). La protezione non termina con l'infanzia: è dimostrato che i bambini allattati al seno sono maggiormente protetti, anche in età adulta, da malattie come le allergie, il diabete e l'obesità. Ma allattare al seno fa bene anche alla mamma: riduce infatti il rischio di sviluppare osteoporosi e previene alcune forme di tumore al seno e all'ovaio.

Tips & Tricks

Come mantenerlo sano e puro. No a fumo e alcolici durante l’allattamento. Sì a dieta variegata e stile di vita sano

La natura ti ha regalato il miglior alimento per il tuo bambino. Per mantenerlo sano e puro, bastano poche semplici regole. Innanzitutto segui uno stile di vita sano: non devono mancare il riposo ed una regolare attività fisica. Scegli un'alimentazione varia, bilanciata ed equilibrata. Non fumare: la nicotina, oltre ad interferire negativamente con la montata lattea, è gravemente tossica per il tuo bambino. Non assumere farmaci senza il parere del medico: alcuni principi attivi sono pericolosi per il piccolo. Consuma con moderazione alcol e bevande eccitanti: l'etanolo contenuto nel vino e nella birra ha effetti negativi sul bambino (non è assolutamente vero che la birra aiuta la produzione di latte!). Il caffè, il thé e le bevande a base di cola, se consumate in eccesso, rendono il tuo bambino nervoso, irritabile e insonne.

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L’allattamento artificiale freccia

Le indicazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra i professionisti della salute e il lettore. Le tappe di sviluppo del bambino da 0 a 12 mesi descritte sono puramente indicative: ogni bambino segue ritmi di sviluppo propri. E' pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico pediatra e/o specialista.