Che cos’è l’utero retroverso? Cause e sintomi

A cura del fisiatra Pampers

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Tempo di lettura 7 min

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L’utero è un organo molto elastico, che talvolta può assumere una posizione diversa da quella più comune. Parliamo di utero retroverso quando questo organo si presenta appoggiato verso il retto e non verso la vescica (antiverso - posizione più frequente). È una variante della norma e non un anomalia, che riguarda il suo posizionamento. Ci può essere una retroversione primaria, se è presente sin dalla nascita; oppure una retroversione secondaria, se il posizionamento dell’utero cambia nel tempo. Questo cambiamento di posizione può avvenire a seguito di determinate condizioni cliniche che possono interessare la vita di una donna. Tra le cause dell’utero retroverso, se la variazione non è congenita, troviamo infiammazioni, indebolimento dei legamenti pelvici a seguito di parti difficili o abortiCirca il 20% delle donne sono interessate da questa variazione anatomica e tra i sintomi dell’utero retroverso, qualora ci fossero, potrebbero presentarsi dei rapporti sessuali dolorosi.

Come si capisce se si ha l’utero retroverso? 

Essendo una condizione spesso non accompagnata da particolari sintomi, l’unico modo per verificare la sua posizione è attraverso, una visita ginecologica nella quale si farà un’ecografia addominale o transvaginale. L’immagine mostrerà chiaramente la posizione dell’organo.

I sintomi dell’utero retroverso

Anche se come abbiamo detto spesso è asintomatico, l’utero retroverso a volte può portare alla comparsa di alcuni fastidi.

- Aumento del dolore lombare, soprattutto nel periodo premestruale o durante il ciclo.

Rapporti sessuali dolorosi in alcune posizioni.

Questi sono alcuni dei sintomi più comuni che possono essere associati all’utero retroverso. Non facilmente riconducibili a questa specifica condizione, in quanto sono sintomi che possono comparire anche per altre cause.

Cosa comporta avere l’utero retroverso? 

Una donna potrebbe convivere con l’utero in posizione retroversa senza accorgersi di nulla. Perché non comporta problemi o particolari fastidi che siano direttamente riconducibili ad esso. Qualche conseguenza può insorgere se il mal posizionamento dell’utero è una conseguenza di una determinata condizione clinica, come un’infiammazione intestinale o l’endometriosi. In questi casi si potrebbe incorrere in forti dolori addominali e pelvici, ciclo mestruale e ovulazione irregolari, problemi intestinali e stipsi.

L’utero retroverso e sessualità

La sessualità potrebbe risentire della retroversione dell’utero, causando rapporti dolorosi in alcune posizioni. Questo può essere più forte in determinate posizioni, o meno forte in altre. Per vivere il più serenamente possibile la sessualità, la donna con utero retroverso dovrà quindi trovare la posizione che le permette di provare meno dolore durante il rapporto o usare dei dispositivi che permettono la risoluzione del problema on demand.

Utero retroverso e concepimento: difficoltà a rimanere incinta?

Il concepimento, non è compromesso dalla posizione dell’utero. Infatti la donna con utero retroverso ha le stesse possibilità di rimanere incinta di una donna con utero antiverso. A meno che la retroversione dell’utero non sia una conseguenza di una patologia che può portare difficoltà nel concepimento come nel caso dell’endometriosi.

L’utero retroverso causa stitichezza? No!

Quando è in posizione retroversa, l’utero invece di essere appoggiato alla vescica si appoggia al retto. E questo può causare dolore durante l’evacuazione In questo caso può aiutare bere molto, fare movimento e introdurre la giusta quantità di fibre nella dieta in modo da favorire un corretto transito intestinale e prevenire la stitichezza che peggiorerebbe il dolore.

Utero retroverso in gravidanza

Non si riscontrano particolari problematiche legate all’utero retroverso in gravidanza. Nel periodo gestazionale, già dal primo trimestre, aumentando di volume l’utero tende ad anteriorizzarsi.

Come risolvere il problema dell’utero retroverso

L’utero retroverso non viene trattato con manovre o interventi (come nel passato). Poniamo piuttosto attenzione alla sintomatologia algica, che può essere prevenuta o trattata a seconda delle situazioni.

Differenza tra utero retroverso, retroflesso e antiflesso

Per spiegare la differenza tra utero retroverso, retroflesso e antiflesso bisogna partire da una descrizione più dettagliata del come l’utero è posizionato al centro della zona pelvica. 

Quando si parla di utero antiverso: l’organo è inclinato verso l’addome, formando un angolo di 90° tra l’asse cervicale e quello del corpo uterino. Le posizioni assunte dall’organo si classificano in base alla versione (dove poggia) e alla flessione (angolo con l’asse cervicale).

Utero retroverso: l’organo si presenta appoggiato al dorso e non alla vescica.

Utero retroflesso: l’organo si presenta con l’angolo, tra l’asse cervicale e quello del corpo uterino, rivolto verso il dorso e superiore a 90°;

Utero antiflesso: l’organo si presenta appoggiato all’addome ma con l’angolo, tra l’asse cervicale e quello del corpo uterino, superiore a 90.

Differenze di posizionamento e di angolature che nella maggior parte dei casi non causano particolari problemi nella vita di una donna.

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