Cosa succede al feto durante il terzo trimestre di gravidanza?

A cura del fisiatra Paoloni

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Nell’ultimo trimestre il feto è impegnato principalmente a completare lo sviluppo degli organi e a perfezionare le loro funzionalità, così da renderli adatti alla vita extrauterina. Nel corso del settimo mese, il bambino supera il chilo di peso, grazie al grasso sottocutaneo che comincia ad accumulare e che gli fa perdere anche l’aspetto grinzoso. Muscoli e ossa si rafforzano, i polmoni completano il loro sviluppo, si rafforzano e compaiono gli alveoli, consentendo al bambino di poter respirare una volta nato.



E’ sempre molto attivo: i calcetti sono molto frequenti e sono un indice del suo benessere e vitalità.

Prima dell’ottavo mese, molti bambini si posizionano con la testa in giù, la così detta “posizione cefalica”, ma anche se dovessero essere ancora podalici, è possibile che possano girarsi più avanti. Il peso cresce rapidamente, sempre grazie al grasso che si va a depositare sottopelle.



Con l’aumento delle dimensioni del bambino diminuisce anche la quantità di liquido amniotico che lo circonda. Continua a muoversi molto, creando a volte qualche disagio alla mamma, in particolare quando lei dorme. Alterna fasi di sonno a fasi di veglia; alcuni studi hanno dimostrato che è già in grado di sognare. Gira la testa, gioca con le manine, apre e chiude gli occhi. A questi movimenti, si aggiunge anche il singhiozzo.

Se il bambino nascesse entro la trentasettesima settimana, verrebbe considerato pre-termine, anche se è in grado di respirare senza assistenza medica.

Dalla trentottesima in poi invece, il bambino viene considerato a termine: oramai è pronto per affrontare la vita fuori dalla pancia della sua mamma, intanto continua crescere in peso e lunghezza arrivando a pesare in media, alla quarantesima settimana, circa 3,500 kg per circa 50 cm di lunghezza. La vernice caseosa si è quasi completamente staccata, anche se molti bambini ne presentano ancora tracce una volta nati. Le ossa della testa non sono ancora unite per consentirle di adattarsi alle dimensioni del canale del parto e offrire così meno resistenza possibile. Per questo, una volta nato, se tocchiamo la testa del bambino troveremo delle zone più morbide chiamate “fontanelle”. La testa inizia ad incanalarsi dando alla mamma la sensazione della pancia che si abbassa.

Ora, si tratta solo di aspettare il momento in cui il bambino deciderà di nascere.