L’igiene del pisellino e della farfallina nei neonati

A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia

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Tempo di lettura 4 min

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Spesso i genitori dei bambini appena nati si rivolgono al pediatra per sapere come trattare i genitali esterni, come tenerli puliti, come verificare che tutto sia “a posto”.

In effetti il pisellino dei bambini e la vagina delle bambine si presentano con un aspetto diverso da quello che gli adulti conoscono: da qui i dubbi e le domande.



Guardando il pisellino di un neonato la prima cosa che si nota è che è piuttosto “chiuso”. Il prepuzio del neonato, quella minuscola proboscide di pelle che copre il glande, è molto lungo e ha un buchino molto stretto, sufficientemente largo per far passare la pipì, ma non per scoprire il glande come avviene negli adulti.



Molti popoli praticano la circoncisione, cioè eliminano con un taglietto il prepuzio del pisellino del neonato; lo fanno soprattutto per motivi religiosi, ma questa pratica si è diffusa anche per motivi di igiene in alcuni paesi sviluppati, soprattutto in America.

Sull’utilità di una circoncisione “preventiva” o igienicamente corretta si discute da sempre e non c’è accordo fra i medici e i chirurghi.

Perciò ci limiteremo a qualche indicazione su quello che c’è da fare o non fare.

Diciamo subito che il pisellino chiuso di un neonato e il suo prepuzio molto stretto non sono assolutamente un problema e non c’è motivo di “intervenire” per modificare questa situazione. Il prepuzio nel pisellino dei bambini è stretto e chiuso, ma consente comunque il passaggio della pipì; sarà necessario che il prepuzio scopra il glande solo quando il bambino sarà diventato grande e avrà dei rapporti sessuali: una prospettiva piuttosto remota per un neonato.

Questi cambiamenti avvengono spontaneamente senza che sia necessario fare qualcosa: con la crescita prima e la pubertà poi, l’anatomia del pisellino dei bambini cambia e verso i 10-12 anni il prepuzio si allarga e il glande si scopre. E siamo comunque abbastanza in anticipo sulla pubertà e l’inizio dell’attività sessuale.



È questo il motivo per cui oggi si sconsigliano manovre e manipolazioni che accelerino l’evoluzione naturale: queste manovre anzi possono risultare controproducenti, perché a volte causano minuscole ferite che, cicatrizzandosi, possono restringere il prepuzio ancora di più e ostacolare la sua spontanea apertura.



E l’igiene?

È vero che è impossibile lavare l’interno di un prepuzio stretto e chiuso da un piccolo forellino, ma è altrettanto vero che lo spazio fra prepuzio e glande del pisellino di un bambino è solo uno spazio virtuale, nel quale si possono accumulare delle cellule e delle secrezioni, ma non la sporcizia: per questo non è necessario pulirlo.

Sarà sufficiente lavare l’esterno del pisellino dei bambini dopo il cambio del pannolino e durante il bagnetto.



Anche i genitali esterni delle femminucce possono essere chiusi. È un fenomeno meno conosciuto, ma piuttosto frequente e si chiama “sinechia delle piccole labbra”: le piccole labbra, nel punto in cui si apre la farfallina di una bambina, si presentano come se fossero incollate l’una con l’altra. Anche in questo caso non c’è nessun problema funzionale, perché la pipì viene fuori da un altro “buchino”. Nella farfallina delle bambine, non c’è alcuna necessità che le piccole labbra siano separate e che la vagina sia accessibile prima che la bambina stessa raggiunga la pubertà e la maturità sessuale. Anche in questo caso è consigliabile non fare nulla e aspettare che la situazione si evolva spontaneamente nel corso degli anni.



E l’igiene?

Sarà sufficiente lavare la vulva divaricando le grandi labbra e rimuovere eventuali residui di feci o di urina. C’è poi tutta la pelle che sta intorno al pisellino dei bambini e alla farfallina della bambine a contatto con il pannolino: è perciò destinata a sporcarsi e ha bisogno di essere pulita.Per evitare arrossamenti in quella zona, ecco quattro consigli validi per tutti, maschietti e femminucce:

-Cambiare il pannolino spesso.

-Sciacquare, se necessario, con acqua corrente.

-Usare saponi o detergenti il meno possibile e in piccole quantità.

-Usare le salviettine umide solo quando non c’è acqua a disposizione.

Le indicazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e il lettore. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.