Girello si, girello no....questo è il dilemma!

A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia

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Quello dell’uso del girello (e similari) nel bambino che ancora non impara a camminare è un vero dilemma che, prima o poi, ogni genitore si trova ad affrontare. Esiste, infatti, una sorta di dibattito fra i suoi sostenitori e chi lo ritiene, al contrario, poco utile per lo sviluppo motorio del bambino che impara a camminare. Cerchiamo di capire un po’ da dove sorgono i dubbi ed i dilemmi sull’uso del girello, premettendo senz’altro che non esistono dogmi e verità assoluti sull’argomento. Nonostante l’apparenza, il girello non deve essere considerato come uno strumento che insegni al bambino a muoversi autonomamente in un periodo della vita nel quale non ha ancora raggiunto la capacità di camminare solo. Piuttosto deve essere considerato come un ausilio offerto al piccolo per esplorare l’ambiente circostante. Purtroppo, però, può diventare un modo molto ‘comodo’ per i genitori di gestire un periodo della vita durante il quale, il normale apprendimento motorio, comporta che al bambino venga fornita un supervisione costante ed assolutamente necessaria. In primo luogo occorre sottolineare quanto sia poco fisiologico camminare ... da seduti. Inoltre, come detto prima, bisogna sempre tenere mente che, fornito di un qualunque ausilio per il movimento autonomo, il bambino inizia a muoversi da solo per la prima volta. Come ogni sua prima volta, dunque, la presenza del genitore o comunque di un adulto che supervisioni è fondamentale.

Esiste un dibattito fra la comunità scientifica sul fatto che tale strumento possa determinare un rallentamento nel conseguimento di tappe di sviluppo motorio nei bambini che ne fanno uso. Ci sono dati di ricerca che confermano questa ipotesi, anche se per la verità ottenuti da ricerche condotte su numeri relativamente bassi di partecipanti.

Senza dubbio lo sviluppo motorio del bambino deve passare attraverso la ‘sperimentazione’ di strategie di spostamento che gli consentano di raggiungere le mete desiderate (giochi, mamme, prese della corrente!!...). Avremo dunque bambini che strisciano, che gattonano, che si spostano di sedere, che rotolano... ed ognuno si muoverà a suo modo fintanto che non riuscirà ad assumere la stazione eretta ed a fare i primi passi. Naturalmente poche ore di girello non potranno ritardare lo sviluppo motorio del bambino, e le esigenze dei genitori di essere liberi ogni tanto di ‘affidare’ i figli ad un girello devono essere considerate seriamente, ma sempre considerando che un bambino che non sa camminare ha molta meno percezione del pericolo, e quindi la supervisione resta fondamentale per evitare incidenti domestici.

 

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