Il raffreddore nei bambini e nei neonati
A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia
Tempo di lettura 5 min




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Cominciamo con sfatare un mito: il raffreddore non deriva dal freddo, ma da un’infezione da virus che colpisce il naso e che si trasmette da una persona all’altra. Detto questo è molto raro che un neonato sia raffreddato e questo per due motivi: i neonati vengono tenuti dai loro genitori piuttosto isolati e non hanno molte occasioni di avere stretti contatti con altre persone; inoltre nei primi mesi di vita possiedono “naturalmente” molti anticorpi, di origine materna, che li proteggono dalle infezioni più frequenti, come è appunto il raffreddore.
Nonostante ciò, capita spesso che il pediatra sia interpellato dai genitori che temono che il loro bambino di pochi giorni o poche settimane sia raffreddato.
Le cause di questo timore sono due: i neonati starnutiscono molto spesso e fanno rumore quando respirano (soprattutto di notte), perciò chi sta loro accanto ha la sensazione che facciano fatica a respirare.
Basterebbe però osservarli attentamente quando si attaccano al seno o al biberon: il rumore respiratorio spesso continua, ma i bambini succhiano tranquillamente con la bocca sigillata intorno alla tettarella. Come potrebbero allora respirare se avessero anche il naso chiuso o il raffreddore? Evidentemente il naso fa rumore, ma è libero. Anche gli starnuti, nei neonati, non sono sintomi di raffreddore, ma semplicemente un modo di pulire automaticamente il naso.
Proprio quello che i genitori, sempre timorosi per la loro salute, si affannano a fare con lavaggi di soluzione fisiologica e pompette varie. Lavaggi nasali (molto praticati, ma sostanzialmente inutili) e aerosol sono fra le cose che più irritano i neonati che spesso vivono questa esperienza come una piccola “tortura” da parte di mamma e papà.
I lavaggi nasali andrebbero riservati soltanto a quei rari casi in cui il naso sia effettivamente ostruito e il bambino non riesca a succhiare il latte perché non può respirare con la bocca.
Cinque cose che (forse) non sai sul raffreddore e bambini
Il raffreddore non viene dal freddo
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Nonostante si chiami così, la causa del raffreddore non è il freddo, ma un virus (o meglio, molti virus diversi fra di loro, ma simili negli effetti) che colpisce le vie respiratorie superiori (naso e gola). È vero che l’esposizione ad una bassa temperatura o a sbalzi di temperatura indebolisce un po’ le difese e favorisce l’azione dei virus, ma anche prendendo molto freddo, in mancanza del virus non c’è raffreddore.
Il raffreddore viene anche d’estate
Poiché questa piccola malattia è causata da virus e non dalla temperatura, può capitare che un bambino si raffreddi anche di estate. Soprattutto se frequenta numerosi altri bambini in un ambiente chiuso. Tutti portiamo con noi dei virus e più persone si incontrano e più è facile scambiarseli da una persona all’altra. Ecco perché i raffreddori sono molto frequenti durante i mesi in cui sono aperte le scuole, nelle cui aule si affollano adulti e bambini.
I bambini si raffreddano più facilmente degli adulti
Noi tutti viviamo in un mondo che pullula di virus, molti dei quali sono “patogeni”, cioè possono essere causa delle malattie. Fa questi ci sono i virus del raffreddore. Fortunatamente però siamo dotati di un robusto “sistema immunitario” che produce cellule e anticorpi capaci di neutralizzare virus e batteri. Questi anticorpi si formano ogni volta che incontriamo un nuovo virus; l’organismo ne conserva lo “stampo” ed è pronto a fabbricarne in gran quantità se dovesse incontrare nuovamente quel virus. Gli adulti, che hanno vissuto più tempo, hanno una collezione di questi “stampi”, conoscono già i virus che incontrano e li eliminano facilmente. I bambini hanno avuto poco o pochissimo tempo per incontrare questi microrganismi e perciò ogni virus per loro è nuovo. Hanno bisogno di ammalarsi per produrre prima gli anticorpi, e poi lo “stampo” giusto per riprodurli in seguito ogni volta che dove essere necessario. I
Il raffreddore non viene nei bambini molto piccoli
I bambini piccoli hanno pochi anticorpi, è vero, ma non a tutte le età. Appena nato un bambino dispone di una dote di anticorpi che gli viene fornita dalla sua mamma quando ancora è in utero. Ecco perché i neonati e i lattanti di pochi mesi si ammalano meno spesso dei bambini di due o tre anni. Se uno di loro incontra un virus, lo neutralizza facilmente usando gli anticorpi che gli ha regalato la sua mamma. Questi anticorpi materni si esauriscono più o meno nel giro di un anno. Da quel momento in poi ogni bambino comincia ad ammalarsi per fabbricare gli anticorpi suoi. I rumori che i neonati e i lattanti di pochi mesi producono quando respirano sono rumori normali e non sintomi del raffreddore.
Il raffreddore non si può curare
C’è un modo di dire che suona così: “Un raffreddore ben curato guarisce in sette giorni; se trascurato dura una settimana”. Non esiste infatti nessun farmaco attivo contro i virus del raffreddore. Provvedimenti di supporto, come i lavaggi nasali per il naso chiuso, possono alleviare il fastidio per un tempo molto breve; la soluzione fisiologica, le soluzioni saline, l’aerosol non hanno alcuna efficacia in questa malattia e meno che mai ne hanno gli antibiotici, la cui somministrazione in caso di raffreddore va evitata (consultate il medico in caso si presenti febbre o febbre alta). Se ci si raffredda l’unica cosa che si può fare è…aspettare che il raffreddore passi.
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