A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia
Una scheda sulla meningite è necessaria per conoscere questa infezione senza cadere negli allarmismi riportati dai mezzi di informazione.
La meningite è un processo infiammatorio, generalmente di origine infettiva, che colpisce le meningi, cioè quelle membrane che costituiscono un involucro attorno all'encefalo ed al midollo spinale.
In circa il 70% dei casi l'origine è virale, nel 20 - 25% dei casi è batterica: in casi piuttosto rari può essere determinata da parassiti o funghi.
Le meningiti virali, determinate nella gran parte dei casi da Enterovirus, hanno un decorso sostanzialmente benigno in una settimana circa e non necessitano in genere di terapie specifiche. Bene conosciuta è la complicanza meningea in corso di parotite epidemica (orecchioni) a risoluzione spontanea in qualche giorno. La sintomatologia di queste forme virali è simile a quella per le meningiti batteriche, ma con uno stato generale meno compromesso.
Le meningiti batteriche sono causate da germi piogeni, principalmente da tre germi: l'Haemophilus Influenzae tipo B, il meningococco ed il Pneumococco. Altri germi, come quello tubercolare o stafilococcico possono essere responsabili in una piccola percentuale di casi. L'incidenza di meningite batterica è tra 2,5 e 10 casi ogni 100.000 abitanti nei paesi industrializzati, mentre è 10 volte più elevata nei paesi in via di sviluppo. All'incirca il 60 - 70 % di questi casi colpisce i bambini al di sotto dei 5 anni.
La sintomatologia clinica è caratterizzata, nel bambino più grandicello, da febbre elevata, cefalea, vomito, spesso fotofobia, rigidità nucale. Nel neonato e nel lattante i sintomi possono essere meno specifici, più sfumati: è spesso presente una tensione della fontanella che può apparire bombata. Questi sintomi si accompagnano ad uno stato di compromissione generale con soggetto defedato e prostrato. In alcuni casi ,prevalentemente in corso di infezione da meningococco, si possono manifestare segni di generalizzazione e di setticemia , con comparsa di ematomi e lividi sulla cute, a prognosi particolarmente grave.
Lasciata a sé è una malattia con alto indice di mortalità, ma risente della terapia antibiotica soprattutto se eseguita tempestivamente.
Come precedentemente accennato, i germi principali delle forme batteriche sono:
Haemophilus Influenzae :
raramente causa meningite sopra il 5° anno di età del bambino. È un germe presente nelle alte vie respiratorie e la trasmissione avviene generalmente per contatto diretto o per inalazione di goccioline emesse dal tratto respiratorio. Clinicamente la meningite da Haemophilus non è distinguibile dalle forme di meningite causate da altri germi. La terapia si basa sulla somministrazione di antibiotici specifici ( cefalosporine) e cortisonici, che sembrano efficaci nel ridurre le complicanze neurologiche. È indicata una profilassi farmacologica nei contatti familiari o nei contatti all'asilo nido o scuola materna. È stato il germe responsabile del maggior numero di meningiti sotto l'anno di età. Da qualche anno, da quando è stata introdotta la vaccinazione, anche se facoltativa, che si può eseguire in combinazione con la stessa somministrazione dei vaccini obbligatori, si è osservata una clamorosa riduzione dei casi di meningite da questo germe. Ora costituisce circa il 2 - 3% di tutte le meningiti.
meningococco o Neisseria Meningitidis :
l'uomo è l'unico ospite ed il germe può essere presente nel nasofaringe senza determinare malattia , conferendo lo stato di portatore. Il 2 - 20% dei bambini sani, in periodo non epidemico, è portatore di questo germe e tale incidenza aumenta notevolmente in periodi di epidemia. I fattori che causano il passaggio da portatore a vera e propria malattia sono molteplici e non individuati con precisione, ma gioca un ruolo importante lo stato immunitario del soggetto al momento dell'infezione. È l'unico germe che può determinare epidemia di meningite con trasmissione diretta da un individuo portatore, con le goccioline emesse con la tosse o gli sternuti, e passaggio nell'organismo di un altro individuo attraverso le mucose del naso e della gola. Sono stati individuati numerosi sierotipi di meningococco, ma la maggior parte delle malattie meningococciche nell'uomo (99%) è dovuta ai ceppi A, B, C, W135 e Y. In Italia sono particolarmente rappresentati il sierotipo B e quello C, più raramente gli altri. La incidenza di queste forme è prevalente nei primi 5 anni di età, con un picco massimo tra il 6° e 24° mese del bambino, e nel periodo dell'adolescenza. I quadri clinici della malattia da meningococco possono essere: la forma meningitica, localizzata alle meningi con sintomatologia specifica neurologica, oppure la forma settica ( sepsi meningococcica), cioè la forma diffusa con sintomatologia generalizzata. Quest'ultima può decorrere in alcuni casi in modo fulminante. La terapia di scelta è la penicillina o le cefalosporine. Una adeguata profilassi con antibiotici per 48 ore è indicata nei contatti familiari, nei contatti scolastici e in tutti i soggetti che abbiano dormito o mangiato nella stessa abitazione dell'ammalato nei 7 giorni precedenti. In Italia l'incidenza di meningite meningococcica è attualmente inferiore a 0,5 ⁄ 100.00 abitanti per anno,notevolmente inferiore rispetto agli altri dati europei o americani. Ultimamente si è visto un aumento di incidenza delle infezioni da sierotipo C, dal 30% circa di qualche anno fa al 55 - 60% attuale, contrariamente a quanto si verificava nei primi anni 2000 dove le infezioni da meningococco B erano prevalenti. Al momento attuale non esiste un vaccino contro il meningococco B , mentre ne esistono contro il meningococco C.
Streptococcus Pneumoniae :
come già scritto in una scheda specifica, si conoscono circa 90 tipi di pneumococchi, alcuni caratteristici di infezione nell'adulto, altri collegati a infezione nei bambini. Si è visto che quasi tutti questi tipi di germi possono determinare patologie diverse, ma solo alcuni di essi sono causa di malattie gravi e invasive .In Italia non è nota l'incidenza delle varie forme di patologia. Dati recenti, relativi al Triveneto, evidenzierebbero una incidenza ,in bambini sotto i 3 anni di vita, di malattie invasive da pneumococco di circa 60 casi ogni 100.000 abitanti, soprattutto nei soggetti che frequentano l'asilo . I casi di meningite da Pneumococco in Italia sono di circa 300 all'anno, sostanzialmente stabili come numero in questi ultimi anni, e particolarmente concentrati nella fascia di età sotto i 4 anni ,soprattutto in soggetti tra i 6 mesi e i 2 anni di vita.
Oggi sono a disposizione alcuni vaccini contro i singoli germi responsabili di meningite ed è auspicabile che in un futuro prossimo questi vaccini possano essere unificati in un unico vaccino antimeningite.
È quindi opportuno chiarire ancora che: