La sinusite nei bambini

A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia

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Il termine "sinusite" descrive una infiammazione dei seni paranasali che può avere un'origine virale, allergica o batterica. I seni paranasali sono cavità che si vengono a formare nel corso dell'infanzia e con un processo graduale di vacuolizzazione all'interno delle ossa del cranio.

Precisamente, secondo la sede, possiamo distinguere i seni mascellari, etmoidali, frontale e sfenoidale. I seni mascellari ed etmoidali si formano durante il terzo - quarto mese di

gravidanza e sono già presenti alla nascita, seppur molto piccoli. Il seno frontale inizia il suo processo di sviluppo intorno ai 2 anni e si completa entro il 5°-6° anno di età, posizionandosi sopra l'arcata orbitaria, mentre quello sfenoidale si completa a 10-12 anni di età. Ne consegue che la sinusite mascellare ed etmoidale può rappresentare una patologia della prima infanzia, mentre le altre forme sono più caratteristiche dei bambini più grandicelli. Tutti i seni paranasali sono ricoperti da una mucosa che è in continuità con la mucosa del naso, dove comunicano attraverso piccoli canalini. Ogni infiammazione rinofaringea, vista la continuità anatomica tra la mucosa del naso e dei seni,comporta facilmente un risentimento sinusale,che rappresenta infatti la complicanza del 5-10% di tutte le infezioni delle vie aeree superiori. Questo risentimento consiste in una aumentata secrezione nasale (rinorrea) che può mantenersi limpida o farsi francamente purulenta. In base alla durata della rinorrea si possono distinguere forme acute (da 10 a 29 giorni) forme subacute (da 30 a 120 giorni) e forme croniche (oltre i 120 giorni). La forma acuta di origine virale dura in genere poco, se non si complica con sovrinfezione batterica. Le forme batteriche sono causate per lo più dallo Streptococcus Pneumoniae e dall'Haemophilus Influenzae. La presentazione più frequente comporta sintomi respiratori persistenti, con secrezione nasale e tosse presente durante il giorno, che spesso peggiora durante la notte. Spesso si accompagna un respiro maleodorante, raramente è presente dolore facciale o cefalea. Il bambino può non apparire particolarmente ammalato e la temperatura febbrile è di solito modesta. In altri casi, meno frequenti, l'esordio è rappresentato da un raffreddore che appare più grave del solito, con febbre elevata e secrezione nasale subito purulenta. I bambini con sinusite subacuta o cronica si presentano con una storia di sintomi respiratori protratti per più di un mese, senza miglioramento. L'ostruzione nasale e la tosse sono più frequenti, mentre rara e la temperatura febbrile.

La diagnosi di sinusite è essenzialmente clinica e , se non è complicata, non necessita di

ulteriori indagini strumentali. Le radiografie dirette trovano invece indicazione nei bambini

grandi con sinusiti ricorrenti e con scarsa risposta alla terapia medica, mentre la TAC viene riservata solo nei casi complicati o candidati alla chirurgia. L'aspirazione del seno mascellare, effettuabile con sicurezza da uno specialista otorinolaringoiatra, si rende necessaria di fronte alla incapacità di risposta a cicli multipli di antibiotici,a un grave dolore facciale e a complicanze orbitarie.

Il cardine del trattamento medico è la terapia antibiotica. Nelle forme acute lievi è opportuno attendere qualche giorno prima di iniziarla, poiché la tendenza alla guarigione spontanea è frequente. Oltre a questo periodo è bene somministrare Amoxicillina, in 3 somministrazioni, per 10 giorni. In caso di insuccesso, o comunque nelle forme gravi, è indicata la somministrazione intramuscolare di Ceftriaxone, per almeno 14 giorni. Nelle forme ricorrenti, cioè con una frequenza superiore a 3 in 6 mesi, viene consigliata una profilassi giornaliera con antibiotici a basse dosi, nel periodo invernale. Possono essere utili terapie accessorie con soluzione fisiologica per irrigazione nasale o con cortisonici topici, da spruzzare nelle narici.

Non hanno dimostrato alcuna efficacia i farmaci antistaminici , mucolitici o decongestionanti, mentre sembra controindicata la terapia aerosolica, che può seccare la mucosa nasale.