Lo svezzamento: come, quando e perché
A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia
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VAI AI PREFERITISe è vero che siamo quello che mangiamo, come diceva nell’800 il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, e cioè che il nostro corpo è costituito da molecole di sostanze che derivano dal cibo, allora un neonato lattante è fatto in gran parte di latte materno o artificiale, mentre un bambino svezzato è fatto di molti alimenti diversi.
Quando inizia la fase di svezzamento? Si inizia a svezzare un bambino intorno ai sei mesi: il suo organismo, morbido e profumato di latte perché solo latte fino a quella età ha “mangiato”, è pronto ad accettare un’infinità di altre sostanze e di altri alimenti. Sì, proprio così: un’infinità!
Ci sono molti motivi per cui la specie umana domina il mondo: il principale è che siamo enormemente più intelligenti di qualsiasi altro essere vivente. Ma c’è anche un’altra ragione: siamo capaci di nutrirci con qualunque tipo di pianta o di animale esista sulla faccia della Terra: ci sono popoli che vivono nel deserto e nella foresta tropicale, nei ghiacci del Polo e all’Equatore, nutrendosi di piccoli e grandi animali (dalle balene alle cavallette) e di ogni sorta di radice, foglia o frutto.
Ecco: lo svezzamento per il neonato è il passaggio dal nutrirsi di un solo cibo (il latte) al nutrirsi di tutto quello che la natura ci offre.
Forse non dovremmo nemmeno dire “lo” svezzamento, ma “gli” svezzamenti. Perché sulla Terra ci sono innumerevoli popolazioni e civiltà, ciascuna con le sue tradizioni alimentari e con una disponibilità di cibo diversa da quella delle altre, e inevitabilmente le mamme daranno ai loro bambini alimenti e ricette diverse a seconda di dove vivono e di come loro stesse si nutrono.
Da questa semplice constatazione si può dedurre che non possono esistere regole e cibi universali, principi e pappe immutabili e uguali per tutti da adottare nello svezzamento dei bambini. Ci deve essere invece un’enorme gamma di possibilità, tutte valide per passare dall’alimentazione composta da un solo alimento (il latte) all’alimentazione composta da quell’infinità di alimenti di cui abbiamo parlato.
Ma qualcosa deve pur esserci in comune fra i molti modi di alimentare un bambino. E in effetti ci sono ameno tre regole fondamentali.
La prima è che il passaggio dall’ allattamento al seno o al biberon verso le prime pappe deve avvenire intorno al compimento dei sei mesi.
La seconda è che durante questa fase di passaggio il latte (soprattutto quello materno) non è meno importante di quanto non fosse quando era l’unico alimento possibile.
La terza è che questo cambiamento, contrariamente a quanto per anni abbiamo pensato, deve essere veloce e comprendere tutti, ma proprio tutti, gli alimenti di uso comune e le ricette della famiglia in cui il bambino è nato.Per noi, in Italia, i cibi migliori saranno i componenti della nostra famosa “dieta mediterranea” , che si basa sui cereali e sui loro derivati, contiene una gran quantità di frutta e verdura, comprende una quantità minore di latte e derivati del latte, il pesce e la carne dovranno essere ancora di meno e infine i grassi dovranno essere pochi, e i dolci pochissimi.
Per maggiori informazioni sullo svezzamento consulta il sito di Hero Solo.