Abituarsi ad altre braccia, come farà il bambino?
A cura della psicologa Dott.ssa Antonella Sagone
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VAI AI PREFERITISpesso la mamma si preoccupa quando, nell’imminenza del ritorno al lavoro, deve affidare il proprio bambino ai nonni o deve lasciare il piccolo alla tata e non sa come potrà adattarsi a braccia diverse dalle proprie. A volte sono anche stati fatti tentativi durante i quali il bambino, pur avendo già familiarità con la persona che dovrà accudirlo, non accetta di essere nutrito o addormentato da lei e piange inconsolabile. Tutto ciò nonostante la nonna o la tata cerchino di ripetere esattamente ogni rituale e gesto della mamma.
Il fatto è che il problema non nasce da un’abitudine. La differenza è proprio il fatto che il bambino in quel momento cerca la mamma e non i nonni: il suo odore, la sua voce, il suo modo di muoversi. Come aiutarlo ad adattarsi alla nuova situazione?
Per prima cosa, bisogna comprendere che le altre persone che lo accudiscano avranno, o troveranno con il tempo, altri modi, diversi, di calmare il bambino. Ognuno è diverso. Ogni relazione è diversa, e più che per via di rituali o di abitudini i bambini si rilassano quando sentono l’adulto rilassato, quando si sentono “in contatto” emotivamente. Quindi la mamma dovrà accettare e lasciare che il nonno o la nonna o la tata trovino il loro modo, anche diverso dal suo, in cui loro si sentono a proprio agio. Funzionerà per loro e per calmare il bambino.
Consideriamo anche che un bambino troppo stanco in genere fa più fatica ad addormentarsi, e uno troppo affamato fatica a nutrirsi bene. E’ quindi importante rispondere prontamente ai suoi bisogni anche con un po’ di anticipo rispetto al momento in cui comincia ad essere troppo affamato, ovvero appena accenna ad apparire assonnato.
Nei primi tempi, il bambino, specie se molto piccolo, potrà sentirsi più tranquillo se avrà vicino (ad esempio addosso o sul petto della persona che lo tiene in braccio, o nella carrozzina) un indumento della mamma con il suo odore, in modo che possa sentire la mamma vicina in qualche modo. Ci vuole quindi tanta pazienza e comprensione, considerando che il bisogno di contatto e rassicurazione del bambino è fondamentale, ma lo è anche la fiducia nelle capacità di adattamento del bambino e in quelle delle persone che lo accudiranno. La tata o i nonni piano piano troveranno il modo per calmarlo, mentre il bambino gradualmente imparerà a conoscerli e ad affidarsi a loro. La loro diversità dalla mamma non è una criticità, ma un punto di forza. Permetterà al bambino di crearsi una relazione speciale con loro differente da quella con la mamma o il papà e proprio per questo arricchente.