A cura della psicologa Dott.ssa Antonella Sagone
Quando il bambino comincia a gattonare e poi a camminare, a volte prende alla sprovvista, trasformandosi in un vero terremoto. Non sta mai fermo, tocca tutto, si lancia in imprese pericolose.
È importante saper distinguere i limiti di un comportamento vivace. Se il bambino è sereno, allegro e espansivo, si tratta di un aspetto del suo carattere, se invece appare infelice, irrequieto, intrattabile, è opportuno consultare il pediatra per identificare un eventuale disturbo fisico, verificare se è sereno e coerente l’ambiente intorno a lui, o se il suo comportamento non comunica magari il bisogno di maggiore attenzione da parte degli adulti.
Occorre però anche seguire il bambino e aiutarlo a acquisire quella competenza motoria che gli permetterà di muoversi sempre meglio, e quindi di ridurre gli “incidenti”. È molto importante che possa muoversi liberamente, magari in ambienti aperti e naturali (un giardinetto, un prato, una spiaggia) in cui possa esercitare la sua capacità di arrampicarsi, correre, cadere senza grossi pericoli e senza l’intervento preventivo dei genitori. Certo, l’adulto deve sempre essere presente e pronto a intervenire al momento del bisogno, ma non si deve sostituire al bambino né deve “aiutarlo” a spingersi oltre quello che è in grado di fare da solo. Se viene sempre tenuto per mano, non imparerà a cadere; se ci sono sempre mani pronte a sostenerlo, potrà muoversi in modo avventato; se quando si arrampica viene sorretto, potrà spingersi oltre quanto sia sicuro per lui. Deve invece imparare, poco alla volta, a misurare i suoi passi secondo i suoi personali limiti, in situazioni controllate e a basso rischio, e imparare a fermarsi dove non si sente sicuro.
Fare attività con materiale non strutturato, come acqua, terra, sabbia, creta, pasta di pane permette al bambino vivace di scaricare le sue energie con un’attività di manipolazione fisica, e nello stesso tempo lo aiuta a concentrarsi in un’azione fisica che non sia movimento puro. Quando sarà più grande, poi, potrà trovare giovamento in uno sport o in un’attività che consenta l’espressione corporea, come la danza o il teatro.