Sei nella 37a settimana di gravidanza

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Cosa succede in questa settimana?

Anche il nono e ultimo mese di gravidanza sta per finire. Il tuo bimbo dovrebbe già essere in posizione cefalica, cioè a testa in giù, pronto per nascere. Hai già preparato la valigia per l’ospedale?

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Come cresce il tuo bambino

Status settimana 37

Il tuo bimbo è grande come una verza

Il parto è vicino

Ormai siamo agli sgoccioli: dalla testa ai piedi il tuo bimbo è lungo circa 48 centimetri, pesa intorno ai 2.9 chili. In questa fase i suoi organi sono ormai formati, ma in questa 37° settimana di gravidanza il suo peso continua ad aumentare, anche se più lentamente.
Sai che al momento del parto i diametri del suo capo, spalle e addome saranno simili? In questo modo per te sarà più semplice farlo nascere.

La prima manicure

Forse non lo sai ancora, ma quando tuo figlio sarà nato dovrai fargli… manicure e pedicure.
Infatti, in questa 37° settimana di gravidanza, il tuo bimbo ha già le unghiette lunghe e potrebbe graffiarsi il visino. Non preoccuparti: tagliargliele non sarà difficile. Ti serviranno le forbici o il tagliaunghie adeguato e aspettare un momento in cui il piccolo sia rilassato, magari proprio mentre dorme.

Capellone o pelatino?

A chi assomiglierà il neonato? E i capelli come saranno? Avrà una folta chioma o solo una leggera peluria?
In queste settimane hai fantasticato spesso su di lui e magari hai sognato di vederlo e di vivere il momento del travaglio e del parto. È assolutamente normale perché durante la gravidanza l’attività onirica diventa più intensa e il tempo dedicato ai sogni aumenta.

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La nostra psicologa te li spiega

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Cosa sta cambiando in te

La data presunta del parto si avvicina: presto abbraccerai il tuo piccolo. Non preoccuparti per i chiletti guadagnati, presto li perderai.

Feto nella settimana 37

Il tuo bimbo a 37 settimane

Addio chiletti

La data del parto si avvicina e forse inizi a chiederti quanto tempo ci vorrà per iniziare a perdere i primi chili e rientrare nei tuoi pantaloni preferiti. Non preoccuparti: poco dopo la nascita, alla fine del puerperio (cioè del periodo necessario al tuo apparato genitale per riprendere la sua normale funzionalità), perderai dai 4 ai 5 chili di liquidi in eccesso.

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Allattamento: si avvicina il momento

Anche il nono e ultimo mese di dolce attesa è quasi terminato e il tuo corpo ormai da tempo si prepara al momento più intimo che condividerai con il tuo piccolo: l’allattamento. Potrai osservarlo mentre si nutrirà dal tuo corpo e farlo sentire coccolato e amato. Ricordati che non ci sono orari prestabiliti per allattare al seno: quando avrà bisogno di te sarà lui a farsi sentire.

Scopri i consigli e le raccomandazioni sull'allattamento al seno

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La paura del baby blues

Arrivata alla trentasettesima settimana di gravidanza hai sentito parlare del baby blues e sei un po’ preoccupata? Non ce n’è bisogno: Il baby blues è una condizione passeggera e piuttosto diffusa, che si presenta durante la prima settimana dopo il parto e che non va assolutamente confusa con la depressione post partum. Il baby blues è dovuto al crollo del livello degli ormoni, che può far sì che la neomamma si senta triste, sotto pressione e abbia la lacrima facile. Se dovesse capitarti, quindi, non sentirti in colpa; piuttosto fai una passeggiata, incontra le amiche e confidati con le persone care: vedrai che ti sentirai subito meglio!

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Dal punto di vista del papà

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Caro papà, hai mai pensato di fare un regalo alla tua compagna per festeggiare il suo nuovo ruolo di mamma?
Sebbene non obbligatorio, sono molti i papà che decidono di sorprendere la propria compagna appena dopo il parto, con un pensiero che possa celebrare la fine di una meravigliosa avventura e l’inizio di una nuova vita.
Non si tratta necessariamente di un regalo costoso: un mazzo di fiori o un piccolo gioiello sono sempre doni graditi, ma se ti senti particolarmente fantasioso puoi pensare a qualcosa di più originale. Perché non una porzione del suo piatto preferito, a cui magari aveva dovuto rinunciare durante la dolce attesa?

Gli esami della gravidanza

Entro la fine di questa 37° settimana dovresti effettuare alcuni esami importanti relativi al virus dell'epatite B e C e al virus HIV. Trovi nel promemoria qui a lato alcune analisi da eseguire. Ricorda di rivolgerti al tuo ginecologo prima di svolgere gli esami.

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Scopri anche...

Le tradizioni del parto dal mondo

Siamo agli sgoccioli: hai già preparato la valigia per l’ospedale e il fiocco nascita per il tuo bimbo? Nel mondo l’arrivo di un nuovo nato si festeggia con tradizioni molto differenti dalle nostre.
In Namibia i neonati vengono dipinti di rosso per simboleggiare il loro ingresso nel mondo dei vivi.
In Algeria si ripone la prima magliettina indossata dal neonato sotto al suo cuscino per allontanare gli spiriti maligni. Sempre per lo stesso motivo, in Spagna, durante la festa di “El Colacho”, alcuni uomini vestiti da diavoli scavalcano con un salto i bambini nati nel corso dell'anno, disposti in fila lungo il percorso della processione.
In Giappone i bambini appena nati vengono portati dieci giorni dopo la nascita in un tempio scintoista per ricevere la benedizione e entrare ufficialmente a far parte della comunità.

Tips & Tricks della settimana

Come indurre il parto

Aspettare la luna piena, dedicarsi alle faccende domestiche, bere olio di ricino: quante tecniche naturali ti sono state consigliate per avviare il parto?
In realtà, nessuna di esse ha un vero riscontro dal punto di vista scientifico, eppure si tramandano da generazioni.
Avere rapporti intimi è, invece, tra i metodi che hanno effettivamente un impatto sull’avviamento del parto.
Il liquido seminale contiene, infatti, le prostaglandine, acidi che hanno la capacità di far contrarre l’utero, preparandolo a dilatarsi.

In questo articolo

  • Come cresce il tuo bambino
  • Cosa sta cambiando in te
  • Gli esami della gravidanza
  • Le tradizioni del parto dal mondo
  • Tips & Tricks della settimana

Le indicazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e il lettore. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.